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Noi alunni della classe 1A LSA abbiamo visto e commentato in classe uno spettacolo teatrale di Alessandro Baricco, intitolato “Palamede, l’eroe cancellato” (2015), nel quale si racconta la misteriosa storia di questo eroe greco dall’ingegno straordinario: inventore, tra le altre cose, del gioco della dama e di alcune lettere dell’alfabeto, trovò la morte a causa del ben più famoso Odisseo. Fu infatti Palamede a smascherare la finta pazzia del re di Itaca quando quest’ultimo venne chiamato a partecipare alla guerra di Troia. Odisseo si vendicò contro di lui, lo accusò di tradimento e i capi greci lo condannarono alla lapidazione. Nessun verso di Omero cita il nome di Palamede.
Abbiamo deciso di dar voce a questo “eroe cancellato”, confrontando il suo pensiero e la sua visione del mondo con quella di Odisseo. Ne sono nate alcune interviste immaginarie, che abbiamo elaborato in gruppo. Eccone un esempio.

 

palamedeDopo lunghe riflessioni, ho deciso che il posto ideale per intervistare Odisseo e Palamede redivivi sarebbe stata la reggia di Itaca, luogo dove il figlio di Laerte regnava.

Buongiorno! Posso darvi del tu?

Odisseo: “Sì, d’accordo”.

Palamede: “Non sono necessarie formalità in mia presenza”.

 

Chi reputereste il più intelligente fra voi due?

Odisseo: “Che domande! Ovviamente sono io. Non ho mai conosciuto persone più intelligenti di me in tutta la Grecia! È per questo motivo che riesco sempre a uscire dalla situazioni scomode, grazie alla mia astuzia. Mi ricordo ancora di quando sconfissi Polifemo, un ciclope figlio di Poseidone, accecandolo con un ramo, in modo da permettere a me e ai miei compagni la fuga da quell’orribile antro.”

Palamede: “Io non mi sono mai reputato uno fra i più astuti, ma la mia intelligenza è stata riconosciuta grazie alle mie svariate invenzioni, come ad esempio il gioco della dama, che sono tutt’ora utilizzate dal popolo greco e non solo…”

 

Ci sono cose che avete fatto e di cui vi siete pentiti nella vita?

 

Odisseo: “Mi sono pentito molto di essere partito per la guerra di Troia, perché per vent’anni sono mancato alla crescita di mio figlio e non sono riuscito a proteggere mia moglie dai Proci, che si sono insediati nel mio palazzo per consumare i miei beni mentre ero via a combattere”.

Palamede: “Una cosa di cui mi pento è aver smascherato la finta pazzia di Odisseo. In questo modo ho fatto sì che lui mi odiasse per tutta la vita. Sono anche convinto che sia stato lui a incolparmi del tradimento che io in realtà non avevo compiuto.”

 

Cosa avete provato quando tu, Palamede, sei stato condannato a morte?

Odisseo: “È giusto che chi tradisce la patria venga ucciso e condannato a morte”.  

Palamede: “Preferirei non rispondere, è stato un momento difficile.”

 

 

Secondo voi la guerra di Troia era necessaria o si poteva evitare?

Odisseo: “A me non è mai interessata, sono dovuto partire per Troia perché sono stato ricattato; non penso di essere adatto alla guerra, preferisco l’avventura. Questa guerra è opera degli dèi, per cui andava combattuta per forza”.

Palamede: “Secondo me non era necessaria, ma bisognava aiutare Menelao, che era stato tradito da sua moglie”.

 

Quale era il vostro rapporto con Achille?

Odisseo: “Achille è stato un mio grande amico e al suo fianco ho combattuto molte battaglie. Penso che sia un soldato invincibile, capace e leale; si è sempre speso per difendere il suo onore”.

Palamede: “Io e Achille siamo stati grandi amici d’infanzia siccome eravamo stati educati dallo stesso maestro, il centauro Chirone. In battaglia eravamo imbattibili, perché io ero l’intelligenza e lui la forza.”

 

Cosa vi piacerebbe della società moderna?

Odisseo: “Mi sarebbe piaciuto vivere in quest’epoca perché ci sono molti mezzi di trasporto veloci e sicuri, che mi avrebbero permesso di viaggiare con la mia famiglia in modo da non perdere momenti importanti nella crescita di mio figlio. Sai, a me piace moltissimo viaggiare.”  

Palamede: “La qualità della vita è migliorata grazie alla tecnologia, infatti ci sono più modi per restare in contatto con le persone, nonostante ci sia una pandemia in atto; per esempio, grazie al computer portatile, si può seguire la scuola online da qualsiasi luogo senza particolari problemi”.

Grazie per la disponibilità e per il vostro tempo, è stato un onore conoscervi.

 

(Sara Albertoni, Raouf Cherifi, Diego Pasquali)