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MichelangeloCaro Barch, la notizia di sabato ci ha spiazzati tutti.

Tra di noi alcuni ti conoscevano di più, altri di meno, ma in ogni caso abbiamo tutti vissuto con te almeno per quelle cinque ore al giorno, sei giorni su sette. Di certo l'ultima cosa che avremmo desiderato fino a qualche giorno fa era dover pronunciare certe parole alla nostra età, alla tua età. Ma si sa, a volte la vita ti pone di fronte ostacoli, muri, talvolta montagne.

Dunque eccoci qua, tutti quanti, a salutarti a gran voce.
Grazie per ogni momento. Grazie per le tue risate, per le battute, per le parole. Grazie per l'esempio che ci hai dato nell'ambito scolastico, affrontando sempre con serietà i tuoi doveri e portando a termine i tuoi compiti, ed anche per le chiacchierate (a volte fin troppe) durante le lezioni più noiose.

Ma grazie soprattutto perché ci hai insegnato cosa voglia dire lottare, cosa significhi andare avanti nonostante tutto, che certe montagne si possono scalare anche mantenendo quel sorriso e quella spensieratezza che tu riuscivi a portare così dannatamente bene. Grazie Barch, dal profondo del cuore, perché a molti qui ora serviranno più che mai quelle lezioni di forza e di coraggio che ci hai dato.
Speriamo di rincontrarti un giorno, nel frattempo stai pur certo che non ti dimenticheremo. Mai.
Ciao, fratello.

                                                                         La tua 4A